Turismo in Puglia: analisi dei dati di arrivi e presenze dal 2019 al 2021

Nonostante il periodo delicato che il settore turistico, come molti altri, ha subito a causa del Covid, il turismo in Puglia pare abbia raggiunto ottimi risultati, contro ogni aspettativa.

Secondo l’Osservatorio del turismo, infatti, il turismo in Puglia, nei primi 7 mesi del 2021, ha registrato un incremento del +44,4% degli arrivi (1.327.000) rispetto allo stesso periodo nel 2020.

Sebbene ci sia stato un calo, rispetto ai dati registrati nel 2019, ci si può comunque ritenere soddisfatti per i risultati raggiunti. Nel mese di giugno gli arrivi sono stati del +125,1% rispetto all’anno precedente, mentre luglio segna un incremento del +40%. A luglio, infatti, gli arrivi hanno persino superato del +1,5% il totale di quelli dello stesso mese nel 2019, prima della pandemia, e del +11.5% gli arrivi dal territorio italiano.

Il turismo in Puglia deve la sua ripresa soprattutto ai turisti nazionali, aumentati del +40% rispetto al 2020, questo grazie specialmente al turismo interno al territorio pugliese. Ma anche grazie ai turisti provenienti dalle altre regioni quali Lombardia, Campania, Emilia Romagna e Veneto.

Turismo in Puglia internazionale

Anche il turismo internazionale è in ripresa con un aumento del +82% di presenze rispetto al 2020. Tra i mercati stranieri che hanno contribuito alla ripresa troviamo Germania, Francia, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi e Polonia. Sebbene la perdita del -60% registrata tra il 2019 e il 2020, tra il 2019 e il 2021 si nota un recupero del +18% sui turisti internazionali, dato che potrebbe essere in salita nel 2022, riprendendo i normali flussi turistici per business, scuola e bassa stagione.

Il tasso d’internalizzazione, ovvero la quota di turisti stranieri sul totale dei turisti che hanno visitato la Puglia, nel 2019 rappresentava il 28% del totale degli arrivi, mentre nel 2021 raggiunge il 13% già nei primi 7 mesi, con un leggero incremento rispetto al 2020.

Turismo in Puglia: quali sono le principali destinazioni?

Il 2021 è stato un grande anno per il turismo in Puglia e nel Salento in particolare, difatti tra le principali province della regione, Lecce è in pole position, con un incremento di arrivi pari a +109mila, seguita da Foggia (+104mila arrivi) e Bari (+36mila). Come principali destinazioni troviamo infatti Lecce, Otranto e Gallipoli, seguite da quelle nella zona del Gargano (Vieste, Peschici, San Giovanni Rotondo).

Le zone di Bari e Brindisi hanno, invece, avuto una leggera discesa degli arrivi, mentre Taranto e BAT sono rimaste invariate rispetto al 2019.

La conferma del bilancio positivo arriva, inoltre, dagli aeroporti di Bari e Brindisi: il traffico dei passeggeri di luglio e agosto ha raggiunto 1 milione 337mila 245 unità, di cui 490mila 293 sono i passeggeri internazionali.

duomo di lecce
Lecce: principale destinazione del Turismo in Puglia

Dati sulle strutture ricettive in Puglia

Interessanti anche le statistiche relative alle strutture ricettive in Puglia: nel 2021 il comparto alberghiero ha avuto un incremento del +41% rispetto al 2020, grazie soprattutto al settore luxury, che ha segnato una crescita del +54%. Tuttavia, l’extralberghiero cresce del +50% grazie soprattutto agli agriturismi e ai villaggi turistici.

Principali attrattive per il turismo in Puglia

Secondo l’indagine SWG condotta a maggio 2021 per Pugliapromozione su un campione di 1.200 residenti italiani, le principali attrattive pugliesi restano mare e spiagge, seguite da paesaggi naturali, città e paesi caratteristici. Inoltre, in crescita rispetto al 2020 sono i settori dell’artigianato, degli itinerari enogastronomici e degli eventi sportivi. Questo confermerebbe che la Puglia non è una destinazione turistica esclusivamente estiva, bensì può attrarre turisti anche negli altri mesi dell’anno.

Grazie all’indagine SWG è emersa anche un’altra possibilità di crescita per la Puglia: pare, infatti, sia una delle mete preferite per il Workation, ovvero per lavorare in vacanza da remoto anche nei mesi di settembre e ottobre. Ha avuto, infatti, un incremento del +10% rispetto al 2020 e le prenotazioni alberghiere confermano anche un settembre dinamico grazie agli “short break” (viaggi brevi all’interno dei confini) e al prosieguo dei viaggi internazionali.

Sempre dai dati relativi all’indagine SWG emerge anche una probabile inversione di tendenza sui viaggi futuri: i turisti che fino ad oggi sono venuti in Puglia, si orienteranno per mete estere. Anche le abitudini di viaggio tenderanno a cambiare: i viaggiatori saranno sempre più attenti all’igiene durante il loro soggiorno e si tenderà ad evitare i luoghi troppo frequentati, limitando la movida.

Nonostante la crescita del turismo in Puglia negli ultimi anni, ci sono ancora tanti punti su cui si può e si deve migliorare, affinché il turismo sia sempre più solido e non si verifichino cali dei flussi turistici. La bellezza, la varietà di paesaggi e attrattività non è sufficiente, servono azioni e interventi concreti e continui per migliorare l’offerta turistica e l’esperienza del viaggiatore.

natura gargano

Come incrementare il turismo in Puglia

Migliorare la competitività della Puglia nel Mondo

Per rendere il territorio pugliese sempre più competitivo sul mercato nazionale ed internazionale è necessario attuare strategie di posizionamento e leve in grado di agire in termini di prodotto, prezzo, comunicazione e distribuzione nei segment a più alto potenziale di crescita. Per incrementare il turismo in Puglia, bisogna, quindi, intraprendere un percorso sempre più mirato alla sostenibilità, all’innovazione e al ricambio generazionale.

Potenziare le Infrastrutture

Un altro degli interventi da attuare per accrescere il turismo in Puglia, è il potenziamento delle infrastrutture. Viaggiare in Puglia può essere faticoso se non si possiede un’auto propria, soprattutto nei periodi di bassa stagione. Il turista si trova “spaesato” e tra i problemi comuni riscontrati possiamo affermare che i collegamenti tra le cittadine minori sono quasi inesistenti, gli orari dei mezzi pubblici non sono chiari e c’è poca organizzazione. La Puglia necessita quindi di maggiori collegamenti con i principali aeroporti, una migliore connessione ferroviaria, la riqualificazione dei porti e l’ampliamento della rete di autobus extraurbani.

Valorizzare il territorio attraverso il marketing territoriale

Attraverso il marketing territoriale è possibile promuovere e valorizzare accoglienza, strutture ricettive, attrazioni e bellezze naturalistiche. Di base serve uno studio approfondito del territorio ed una pianificazione strategica. A questo è importante affiancare strategie di marketing turistico utilizzando gli strumenti digitali per promuovere la Puglia sul web al fine di attrarre nuovi mercati.

turismo in puglia natura cave di bauxite

Destagionalizzare

La Puglia non è solo mare. La Puglia ha un patrimonio storico, artistico e culturale vastissimo e potrebbe vivere di turismo per tutto l’anno. Anche il clima è a nostro favore, infatti, non essendoci mai temperature rigide, viaggiare in Puglia è piacevole in qualunque periodo. E le attrattività sono davvero tante: i numerosi beni culturali, i musei, i borghi, i parchi, le ville, i palazzi e i castelli, le dimore storiche, le cattedrali, ma anche i festival, i teatri, le hub di innovazione e ancora tanto altro. Quello che manca, però, è una corretta e forte valorizzazione dell’intero territorio in tutte le sue declinazioni. Migliorando l’offerta turistica, ampliando la rete di infrastrutture e utilizzando la giusta comunicazione la Puglia potrà essere una destinazione turistica per 365 giorni l’anno.

turismo in puglia nei borghi

 

Immagine di Team Bello Immobiliare

Team Bello Immobiliare

Articoli a cura del team di Bello Immobiliare

Tabella dei Contenuti

Vuoi scoprire il valore attuale della tua casa?
Richiedi ora una valutazione gratuita!

Hai bisogno di Informazioni?